Secondo appuntamento con “Conosciamo la Postura”, cosa ci dirà oggi il Dott. Formisano?
Il sistema tonico posturale e l’archicerebrum
È un sistema complesso, ma stranamente non gestito dalla volontà, dal cervello, o almeno non completamente!
E questo è perché la camera dei bottoni è situata nella parte più antica del nostro cervello e del nostro cervelletto. Quello che si chiama cervello rettiliano. Quello dei primi rettili anfibi, ovvero animali originariamente acquatici che avevano imparato a muoversi fuori dall’acqua e ad interagire con la forza di gravità.
Quante volte abbiamo visto madri irritate sgridare i loro figli, come di fronte ad un loro ripetuto errore, dicendogli: “cammina dritto”, “non incurvare le spalle”, “siedi composto”? Ripetuto, si, perché il bambino per un po’ le da ascolto, ma poi torna al suo atteggiamento scorretto!
Perché?
Perché la postura è il frutto di un complesso lavoro di un sistema che non è costantemente controllato dalla Volontà (dal capo di tutto: il cervello cioéneocerebrum, il cervello nuovo, quello più evoluto, tipico dei primati e massimamente sviluppato nell’uomo).
Ecco perché il bambino, che pure ascolta la mamma e per qualche istante sta con le spalle dritte, poi torna a curvarle un’altra volta.
Il cervello, la volontà, si occupa di decidere di compiere un’azione ma poi a svolgerla, attraverso un preciso controllo della posizione complessiva del corpo nello spazio, è quel complesso sistema posturale, che si avvale di muscoli, ossa, articolazioni, tendini e legamenti, nervi, organi di senso come quelli tattili, l’occhio, l’orecchio interno (che si occupa dell’equilibrio durante il movimento) o il cervelletto, che è la cabina di regia di questo meraviglioso gruppo di lavoro.
Il cervelletto è il luogo in cui si sintetizzano tutte le informazioni sensoriali del corpo e si decidono le strategie posturali che servono per poter calciare efficacemente e con potenza un pallone oppure cogliere una pera su un albero, senza perdere l’equilibrio.